Addio a Roberto De Simone: la morte del Maestro indiscusso della musica e della cultura partenopea.

Il cuore pulsante della cultura partenopea si è fermato.
Roberto De Simone, maestro assoluto della scena teatrale e musicale italiana, è morto nella serata di domenica 6 aprile nella sua casa di Napoli, all’età di 91 anni.
Autore, regista, compositore e musicologo, De Simone ha saputo portare la tradizione popolare partenopea sulle scene più prestigiose del mondo, fondendo l’antico e il moderno, l’alto e il popolare, in un’opera artistica unica e senza tempo.
Una vita dedicata all’arte e alla tradizione
Nato nel 1933, il maestro Roberto De Simone avrebbe compiuto 92 anni ad agosto.
Dopo una carriera da pianista classico, nel 1967 fondò la Nuova Compagnia di Canto Popolare, con l’ambizione – riuscita – di dare nuova voce alla musica folklorica del Sud Italia.
Da lì nacquero capolavori come La Gatta Cenerentola (1976), L’Opera Buffa del Giovedì Santo (1980), Cholera (2003), Il Re bello (2004), Là ci darem la mano (2007), fino a Pergolesi in Olimpiade (2011).
Tra il 1981 e il 1987 fu direttore artistico del Teatro San Carlo, mentre nel 1995 fu nominato per chiara fama direttore del Conservatorio di San Pietro a Majella, carica dalla quale si dimise nel 2000.
Un curriculum vasto, attraversato da una sola costante: l’amore per la cultura partenopea e la sua reinterpretazione in chiave colta e contemporanea.
Per il Maestro Roberto De Simone camera ardente al Teatro San Carlo
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha disposto che la camera ardente del maestro sia allestita, l’8 aprile, nel foyer del Teatro San Carlo, tempio artistico partenopeo nonché teatro lirico più antico d’Europa.
“Napoli perde un riferimento culturale che ha saputo portare la nostra città in giro per il mondo, coniugando le antiche tradizioni con una straordinaria attitudine innovativa”, ha dichiarato Manfredi, ricordando con emozione l’omaggio a De Simone organizzato per i suoi 90 anni in San Domenico Maggiore, nell’ambito del progetto Napoli Città della Musica.
Il cordoglio del Trianon Viviani
Profonda la commozione anche al Trianon Viviani, teatro strettamente legato al percorso artistico del maestro. Il presidente Giovanni Pinto, la direttrice artistica Marisa Laurito e tutto lo staff hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia di De Simone.
Marisa Laurito, visibilmente colpita, ha dichiarato:
“Si è spenta un’altra luce potente su Napoli. Roberto De Simone è stato un genio insostituibile. Ho avuto l’onore di lavorare con lui da giovane attrice. Gli sono grata per aver regalato al nostro teatro la sua ultima opera, Trianon Opera. Gli dobbiamo amore e riconoscenza per le emozioni che ha saputo donarci”.
Roberto De Simone e la sua “Gatta Cenerentola”
La Gatta Cenerentola, ispirata alla fiaba seicentesca di Basile, ha fatto il giro del mondo, portando con sé la voce, il ritmo e il cuore del popolo napoletano. Ma De Simone è stato molto di più: un intellettuale raffinato, un custode della memoria popolare, un visionario capace di reinventare la tradizione.
Per chi non conoscesse La Gatta Cenerentole vi invitiamo all’ascolto del potente “Coro delle Lavandaie” dal terzo atto dell’opera.
I funerali di Roberto De Simone
I funerali si svolgeranno mercoledì 9 aprile alle ore 16.00 nel Duomo di Napoli, celebrati dal cardinale Battaglia. Per l’occasione, il Comune di Napoli ha dichiarato il lutto cittadino, in omaggio al grande artista.
Laura Persico Pezzino
Il cuore pulsante della cultura partenopea si è fermato.
Roberto De Simone, maestro assoluto della scena teatrale e musicale italiana, è morto nella serata di domenica 6 aprile nella sua casa di Napoli, all’età di 91 anni.
Autore, regista, compositore e musicologo, De Simone ha saputo portare la tradizione popolare partenopea sulle scene più prestigiose del mondo, fondendo l’antico e il moderno, l’alto e il popolare, in un’opera artistica unica e senza tempo.
Una vita dedicata all’arte e alla tradizione
Nato nel 1933, il maestro Roberto De Simone avrebbe compiuto 92 anni ad agosto.
Dopo una carriera da pianista classico, nel 1967 fondò la Nuova Compagnia di Canto Popolare, con l’ambizione – riuscita – di dare nuova voce alla musica folklorica del Sud Italia.
Da lì nacquero capolavori come La Gatta Cenerentola (1976), L’Opera Buffa del Giovedì Santo (1980), Cholera (2003), Il Re bello (2004), Là ci darem la mano (2007), fino a Pergolesi in Olimpiade (2011).
Tra il 1981 e il 1987 fu direttore artistico del Teatro San Carlo, mentre nel 1995 fu nominato per chiara fama direttore del Conservatorio di San Pietro a Majella, carica dalla quale si dimise nel 2000.
Un curriculum vasto, attraversato da una sola costante: l’amore per la cultura partenopea e la sua reinterpretazione in chiave colta e contemporanea.
Per il Maestro Roberto De Simone camera ardente al Teatro San Carlo
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha disposto che la camera ardente del maestro sia allestita, l’8 aprile, nel foyer del Teatro San Carlo, tempio artistico partenopeo nonché teatro lirico più antico d’Europa.
“Napoli perde un riferimento culturale che ha saputo portare la nostra città in giro per il mondo, coniugando le antiche tradizioni con una straordinaria attitudine innovativa”, ha dichiarato Manfredi, ricordando con emozione l’omaggio a De Simone organizzato per i suoi 90 anni in San Domenico Maggiore, nell’ambito del progetto Napoli Città della Musica.
Il cordoglio del Trianon Viviani
Profonda la commozione anche al Trianon Viviani, teatro strettamente legato al percorso artistico del maestro. Il presidente Giovanni Pinto, la direttrice artistica Marisa Laurito e tutto lo staff hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia di De Simone.
Marisa Laurito, visibilmente colpita, ha dichiarato:
“Si è spenta un’altra luce potente su Napoli. Roberto De Simone è stato un genio insostituibile. Ho avuto l’onore di lavorare con lui da giovane attrice. Gli sono grata per aver regalato al nostro teatro la sua ultima opera, Trianon Opera. Gli dobbiamo amore e riconoscenza per le emozioni che ha saputo donarci”.
Roberto De Simone e la sua “Gatta Cenerentola”
La Gatta Cenerentola, ispirata alla fiaba seicentesca di Basile, ha fatto il giro del mondo, portando con sé la voce, il ritmo e il cuore del popolo napoletano. Ma De Simone è stato molto di più: un intellettuale raffinato, un custode della memoria popolare, un visionario capace di reinventare la tradizione.
Per chi non conoscesse La Gatta Cenerentole vi invitiamo all’ascolto del potente “Coro delle Lavandaie” dal terzo atto dell’opera.
I funerali di Roberto De Simone
I funerali si svolgeranno mercoledì 9 aprile alle ore 16.00 nel Duomo di Napoli, celebrati dal cardinale Battaglia. Per l’occasione, il Comune di Napoli ha dichiarato il lutto cittadino, in omaggio al grande artista.
Laura Persico Pezzino