È tornata, in grande spolvero, la presenza meno desiderata, quella di cui a lungo si è preferito tacere, cancellandone ogni segno, creando appositi eufemismi per nasconderla. È tornata la morte, da tempo non più nominata neppure negli annunci funebri, perché dire “morto” fa impressione. È lei che oggi, con sempre maggiore invadenza, occupa le pagine dei giornali, è lei l’oggetto perturbante che si intravede nei commenti dotti sugli avvenimenti, anche quando non viene riconosciuta come la vera protagonista.