Dove sono Salvatore, Giuseppe, Ciccio, Alfio, Vito? Il mendicante, il disoccupato, il senzatetto, l’orfano, il disperato. Sono lì, senza una lapide, sotto cumuli di terra anonima, dove randagi disperati scavano alla ricerca di ossa, dove cresce la gramigna su discariche di corpi abbandonati. Dove sono Muhamed, Abdullah, Ahmed, Hasen, Aziz? Sono sfuggiti al machete, alla fame, alle malattie e ora sono lì, contrassegnati da sigle, CT 35 oppure PM 67, stampate su targhette nere, ogni targhetta tre sigle, perché sono tre i corpi gettati nella stessa fossa. Ogni bozzo di terra brulla tre migranti per sempre, privati di tutto anche da morti, senza una sepoltura dignitosa, senza nome e cognome, senza identità.