Entrato nel lager nazista di Auschwitz all’età di sedici anni, impiegò dieci anni, dopo essere uscito da Buchenwald, a scrivere “La Notte”, il primo di 57 libri sulla Shoah. “C’è in lui qualcosa di Lazzaro”, aveva detto di lui il premio Nobel per la Letteratura François Mauriac che nel 1954 l’aveva spinto a scrivere delle sue esperienze ai confini del male.
Addio a Elie Wiesel, “primo” testimone ed eroe della Shoah. Fu premio Nobel per la Pace.
3 Luglio 2016, 12:49
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