Nome: Cipriano e Cornelio
Morte: Cornelio (253 d.C.), Cipriano (258 d.C.)
San Cornelio, papa dal 251 al 253 d.C., e San Cipriano, vescovo di Cartagine, sono due santi martiri la cui vita e testimonianza di fede sono intrecciate.
Durante il periodo di persecuzioni contro i cristiani, i due santi si opposero alle controversie interne che minacciavano di dividere la Chiesa.
San Cornelio fu eletto papa in un momento di grande crisi per la Chiesa, durante le persecuzioni dell’imperatore Decio.
Uno dei problemi principali che Cornelio dovette affrontare fu la questione dei cristiani che avevano rinnegato la fede per paura delle persecuzioni.
Cornelio, insieme a Cipriano, sosteneva che questi cristiani, dopo un sincero pentimento, potessero essere riammessi nella comunità cristiana.
Questo portò a un acceso dibattito, in cui Cornelio si trovò in contrasto con il prete Novaziano, che proponeva una linea molto più rigida.
San Cipriano, vescovo di Cartagine e grande teologo, sostenne fermamente Cornelio.
La loro corrispondenza, che ci è giunta attraverso le lettere di Cipriano, testimonia la loro stretta collaborazione nel mantenere l’unità della Chiesa durante un periodo di grande difficoltà.
Entrambi furono figure chiave nella difesa della dottrina cristiana contro le eresie e nella promozione della riconciliazione all’interno della Chiesa.
San Cornelio subì il martirio nel 253 d.C., durante le persecuzioni dell’imperatore Gallo, morendo in esilio.
San Cipriano, invece, fu martirizzato cinque anni dopo, nel 258 d.C., durante le persecuzioni dell’imperatore Valeriano.
Rifiutando di rinunciare alla sua fede, fu decapitato, proclamando con coraggio la sua fedeltà a Cristo.