Lady Oscar, nata negli anni ’70 dalla fantasia e dalla matita della grande fumettista giapponese Riyoko Ikeda, ha rappresentato e continua a rappresentare un simbolo di emancipazione per innumerevoli donne e bambine. Il manga, pubblicato in Italia anche col titolo Le rose di Versailles, è stato serializzato in Giappone dal 21 maggio 1972 al 23 dicembre 1973 sulla rivista Margaret di Shūeisha. Nel 1979, diventa una serie televisiva anime di 40 episodi prodotta dalla Tokio Movie Shinsha. Il successo è tale che ben presto la serie viene esportata in numerosi Paesi.
In Italia vennero trasmessi i primi trentasette episodi per la prima volta dal 1° marzo al 20 aprile 1982. Gli ultimi tre andarono in onda nel dicembre dello stesso anno. In particolare, il 40° e ultimo episodio venne trasmesso il 6 dicembre 1982 mantenendo il titolo originale – さよならわが愛しのオスカル – Sayonara waga itoshi no Oscar – “Addio, mia cara Oscar”. Fino al 1990, la serie viene riproposta più volte presentando diverse censure nei dialoghi e alcune sequenze soppresse per adattarlo a un pubblico di bambini e non adolescenziale come nelle intenzioni dell’ideatrice del manga.
Lady Oscar diventa nel giro di breve un’icona della lotta per l’emancipazione femminile e della trasformazione interiore.
Di seguito alcune ragioni (secondo noi) per celebrare e amare Lady Oscar:
Il nome “Lady Oscar” è diventato mitico, così tanto che viene ricordata come un’entità unica, quasi una parola sola: lediòscar.
È la donna delle rivoluzioni, capace di infrangere le barriere di genere e di dimostrare che il coraggio e la leadership non hanno sesso.
Lady Oscar è una donna che si finge uomo per compiacere il padre. Questa scelta di vivere una vita nascosta dietro un’identità maschile riflette il conflitto interno e la lotta per essere se stessi in un mondo che impone rigidi ruoli di genere. Il suo viaggio ci insegna che soffocare il proprio cuore e la propria vera natura è una battaglia dolorosa e spesso inutile.
Lady Oscar ama profondamente la sua Regina, Maria Antonietta, proteggendola e ammirandola come si fa con una figura di riferimento vitale.
Questo legame esalta l’importanza della lealtà e dell’amore incondizionato, specialmente in tempi di tumulto e di incertezza.
Lady Oscar esprime positivamente la fisicità: danza, salta e combatte con una grazia e una destrezza che sfidano le aspettative. La spada è un’estensione del suo essere. Adora essere sottovalutata per il semplice fatto di essere donna, perché ciò le permette di sorprendere e vincere contro i suoi avversari.
Lady Oscar si scontra con pregiudizi di ogni sorta e il maschilismo più torbido. Eppure il suo carisma prevale e conquista. I suoi subordinati scelgono di seguirla non per la sua forza fisica, ma per il suo cuore e la sua integrità.
Lady Oscar ama la letteratura e l’arte, ma il suo più grande piacere è galoppare a perdifiato sul suo cavallo bianco, César.
Questo amore per la libertà e l’avventura rappresenta lo spirito indomabile che risiede in ogni donna che lotta per la propria autonomia.
Lady Oscar vive l’Amore. L’uomo al suo fianco la ama, la ammira e la sostiene, gioendo nel vederla brillare. Questo tipo di relazione paritaria e rispettosa è ciò che ogni donna merita: un legame basato sul rispetto reciproco e l’ammirazione sincera.
Lady Oscar, dunque, non è solo un personaggio di fantasia. È un simbolo potente dell’evoluzione del ruolo femminile nell’immaginario collettivo. Attraverso le sue avventure ci ha mostrato che la vera rivoluzione inizia dentro di noi, e che il coraggio di essere se stessi è la più grande arma contro ogni forma di oppressione.
LPP