Riflettori sul Patrimonio Cimiteriale Italiano.
Durante l’edizione 2024 del TANEXPO, è stato messo in primo piano il patrimonio cimiteriale italiano, dando vita a un dibattito profondo e illuminante.
La sessione, durata quasi due ore, ha visto la partecipazione di un pubblico vivamente interessato e interattivo, dimostrando la crescente consapevolezza verso la valorizzazione e la conservazione dei cimiteri italiani come patrimonio storico e culturale.
Tra i relatori di spicco, l’Assessore Mauro Felicori della Regione Emilia-Romagna, Antonio Dieni esperto di politiche cimiteriali, il prof. Ascher Colombo, docente presso l’Università di Bologna, il Prof. Sisto e Renata Santoro, coordinatrice del tavolo tecnico di valorizzazione dei cimiteri italiani presso Sefit.
Questi esperti hanno portato le loro notevoli conoscenze e esperienze al dibattito, arricchendo la discussione con diverse prospettive sul tema.
L’Assessore Felicori ha sottolineato l’importanza dei cimiteri non solo come luoghi di riposo finale ma anche come testimoni silenziosi della storia e della cultura delle comunità. Ha inoltre evidenziato gli sforzi della regione Emilia-Romagna nel promuovere iniziative volte alla conservazione e alla valorizzazione di questi spazi.
La loro visione ha sottolineato la necessità di un approccio multidisciplinare nella gestione e nella conservazione di questi patrimoni, che includa competenze storiche, artistiche e architettoniche.
Renata Santoro ha portato all’attenzione il lavoro svolto da Sefit per coordinare gli sforzi di valorizzazione dei cimiteri italiani, evidenziando come il dialogo tra le diverse realtà territoriali e la condivisione di buone pratiche siano fondamentali per il successo di queste iniziative.
La sessione si è conclusa con un vivace scambio di domande e risposte tra i relatori e il pubblico, dimostrando un forte interesse verso la tematica e la volontà di approfondire ulteriormente la conoscenza e l’impegno nella tutela del patrimonio cimiteriale italiano.
Questo dibattito ha non solo illuminato aspetti spesso trascurati di questo patrimonio ma ha anche aperto nuove strade per la sua valorizzazione, ponendolo come fondamentale componente della cultura e dell’identità italiane.