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Regione Liguria: “Crematori inutili”, ma il Comune ne ha già autorizzato uno.

Il “Piano regionale di coordinamento per la realizzazione di forni crematori” sta suscitando dibattiti, soprattutto in relazione alla costruzione del nuovo tempio crematorio nel cimitero di Staglieno, approvato recentemente dal Comune nonostante le conclusioni del piano. Secondo il piano, la presenza di almeno un crematorio per provincia è considerata sufficiente per coprire le esigenze della regione, con una capacità annua e una saturazione dei crematori già esistenti stimata in modo adeguato rispetto alla domanda attuale. Tuttavia, il Comune di Genova ha proceduto con l’approvazione del nuovo crematorio a Staglieno, nonostante le valutazioni contrarie della bozza del piano.
Alcuni consiglieri regionali, tra cui Gianni Pastorino di Linea Condivisa, Pippo Rossetti di Azione e Paolo Ugolini del Movimento 5 Stelle, hanno sollevato interrogativi su questo apparente conflitto. Pastorino ha evidenziato il ritardo nell’emanazione definitiva del piano da parte della Regione, definendolo un segno di inefficienza e mancanza di trasparenza. Rossetti ha attribuito il ritardo al timore di contrastare o regolamentare le decisioni dei sindaci, sospettando che le motivazioni economiche possano influenzare le scelte.
La preoccupazione è che l’approvazione di nuovi crematori possa incrementare un’attività che alcune parti considerano simile agli inceneritori, mettendo a rischio la salute dei cittadini. Pertanto, si chiede alla Giunta di adottare il piano previsto per legge per tutelare la salute pubblica. Anche la consigliera comunale di Azione, Cristina Lodi, ha sollevato il problema presentando un’interpellanza sul tema.
Nonostante le raccomandazioni del piano regionale, il Comune ha proceduto con l’approvazione del nuovo crematorio a Staglieno, accentuando le preoccupazioni e i dibattiti sulla sua costruzione.

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