Prosegue a ritmo spedito l’attività della Scuola Superiore di Formazione per la Funeraria che, anche nei prossimi mesi, presenterà un ricco programma di iniziative volte ad accrescere considerevolmente l’indice di professionalità degli Operatori Funebri del nostro Paese.
Oltre ai Corsi in presenza sulla figura del Cerimoniere e sul Marketing funerario e a quelli online sull’accompagnamento rituale dei giovani in lutto e sulla perdita dell’animale domestico, prima dell’estate sono previsti diversi moduli di primo, secondo e terzo livello sulla Tanatoestetica, materia che sempre maggiore attenzione riscuote nel comparto, attenzione che si manifesta in una domanda che mai come in questo momento si concretizza con numerose opportunità professionali offerte agli Operatori formati.
Il Professor Javier Eduardo Chavez Inzunza, noto tanatoprattore spagnolo, è coordinatore e docente dei format che da ormai più di un anno si svolgono a Reggio Emilia, presso la Casa Funeraria realizzata da Onoranze Funebri Croce Verde, e che grandissimo apprezzamento riscuotono da parte di tutti i partecipanti.
“I programmi scientifici della Scuola rispondono sempre alle esigenze degli iscritti. In particolare, i moduli dedicati alla Tanatoestetica intendono fornire tutte le conoscenze teoriche e pratiche per affrontare in forma responsabile e rispettosa la preparazione della salma al fine di conferire la massima dignità al momento del commiato.
L’ultima immagine del nostro caro è quella che porteremo per sempre dentro di noi e che ci accompagnerà nel delicato processo della elaborazione del lutto. Risulta quindi evidente quanto sia importante presentare il defunto nelle migliori condizioni possibili per l’ultimo saluto.
Molti sono gli argomenti trattati: dall’anatomia alla fisiologia, dalle problematiche legate alle diverse fasi della morte alla presentazione estetica, dalle tecniche di vestizione e di incassamento alla salute e alla sicurezza degli Operatori. Sempre con un giusto mix fra teoria e pratica, per dare agli allievi la possibilità di mettersi in gioco in maniera reale, arrivando a focalizzare i bisogni formativi personali”.
Che importanza ha poter contare su una struttura come la Casa Funeraria per effettuare corsi di livello avanzato?
“La Casa Funeraria Croce Verde, per l’ottima dotazione tecnologica e per la perfetta organizzazione degli spazi tecnici e logistici, presenta caratteristiche ideali per poter erogare una formazione di elevatissimo livello. È molto importante offrire ai discenti le migliori condizioni possibili per operare e alle famiglie un ambiente protetto, certamente accogliente, in cui vivere il raccoglimento in una dimensione discreta nella quale ci si possa sentire a proprio agio come a casa.
Faccio mio il pensiero del mio Maestro, José Luis Varela Tabares, che amava sottolineare come sia fondamentale dedicare un gesto d’amore a coloro che soffrono per la perdita di una persona cara: noi dobbiamo sempre essere all’altezza della nostra missione. E tutti partecipanti, ottimamente accompagnati dallo staff delle Onoranze Funebri Croce Verde, rispondono appieno, e sotto molteplici aspetti, a questo delicato compito”.
Com’è il quadro italiano rispetto alla tanatoestetica, e come si pone l’Italia rispetto agli altri paesi europei?
“La Scuola Superiore di Formazione per la Funeraria, del cui corpo docenti faccio parte, è da anni all’avanguardia nella preparazione professionale degli Operatori Funebri. Fin dal momento della sua costituzione ha puntato, fra altri argomenti, sulla Tanatoestetica, formando in questo periodo oltre 450 figure specializzate. La tanatoprassi, nella sua accezione comunemente riconosciuta a livello internazionale, non è ancora possibile in Italia, almeno fino al momento in cui una nuova Legge in materia funeraria non la legittimi disciplinandone lo svolgimento. Grande valore assume quindi la tanatoestetica, antesignana della tanatoprassi e tecnica in continua evoluzione e sempre più specializzata nel fornire agli operatori strumenti idonei a rispondere adeguatamente alle richieste delle famiglie.
I nostri Corsi sono quindi incentrati sul connubio attualmente possibile nel nostro Paese fra la tanatoestetica e i principi avanzati di tanatoprassi, per consentire di poter mettere subito in atto le nozioni teoriche e le tecniche operative apprese dando così concretezza immediata ad una qualificazione professionale di grandissimo valore pratico ed etico. I trattamenti proposti rispondono a tre obiettivi primari (la disinfezione, la conservazione e il ripristino) per preservare, in condizioni di massima sicurezza, l’aspetto della salma per il periodo necessario al commiato curandone una presentazione estetica in grado di eliminare anche le deturpazioni create da traumi o da ferite.
La Scuola, e l’Associazione di professionisti ad essa collegata (AITT – Associazione Italiana Tanatoestetica e Tanatoprassi) si sono fatte promotrici di una iniziativa legislativa che possa regolamentare la Tanatoprassi anche in Italia, unico Paese europeo in cui non lo è ancora pur essendo riconosciuta dalle diverse Leggi Regionali che però rimandano al Ministero della Salute il compito di dettare le regole per lo svolgimento della professione e per la formazione degli Operatori dedicati”.
Afferma Stefano Bigliardi, Direttore di Onoranze Funebri Croce Verde: “Per noi è motivo di grande orgoglio ospitare corsi di questo livello, che stanno rendendo la nostra Casa Funeraria un punto di riferimento nazionale. Un percorso che rientra nel prezioso accordo di collaborazione con la Scuola Superiore di Formazione per la Funeraria, nell’ambito del quale Onoranze Funebri Croce Verde rivestono un ruolo di rilievo essendo presenti anche nel Comitato Scientifico. Ringrazio il professor Inzunza e il Direttore della Scuola, Carmelo Pezzino, per il lavoro davvero importante che stiamo portando avanti insieme con l’obiettivo di offrire al comparto la possibilità di svolgere servizi sempre più qualificati attraverso la formazione costante del personale che assiste le persone in un momento così delicato come la perdita di un proprio caro”.
Prossime date, sempre a Reggio Emilia: dal 20 al 24 maggio 2023.
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