Non vogliono le bare in fondo alle scale e le veglie funebri al pian terreno, non gradiscono il lutto sotto casa 365 giorni l’anno. Un gruppo di cittadini di Bibbiena Stazione dice no alla prossima apertura della Camera del commiato al piano terra di un condominio in via Umbro Casentinese e per questo scatta una raccolta di firme per fermare l’operazione.
La notizia dell’attivazione di una sala per l’addio ai defunti ha suscitato proteste tra residenti e operatori commerciali della zona.
Chiedono lo stop ai lavori di adeguamento e all’avvio dell’attività ma finora il Comune di Bibbiena, al quale sono stati prodotti elementi vari e sollecitazioni, non ha ritenuto di intervenire. La Camera del commiato secondo questi cittadini è una turbativa.
continua a leggere su: corrierediarezzo