Il lutto è un processo fisiologico e universale, presente in tutte le culture, un processo di lenta trasformazione che permette di dare una collocazione alla persona morta, di accettare l’irreversibilità della perdita e riorganizzare la propria vita e i legami affettivi. Il lutto normale evolve attraverso fasi successive: prima lo shock e l’incredulità, poi lo struggimento e la continua ricerca della persona morta, poi la disperazione e la depressione (la fase più lenta e lunga che spinge molti a chiedere aiuto specialistico), e infine la riorganizzazione. Il lavoro del lutto richiede tempi adeguati (in media almeno un anno, anche se ci sono differenze individuali), la presenza di rituali e manifestazioni esterne che forniscono un sostegno e segnalano la condizione di maggiore vulnerabilità della persona, e processi psicologici specifici che sono definiti “compiti del lutto”.