Inaugura oggi pomeriggio a Vignola una nuova Casa Funeraria che ripropone la formula già sperimentata a Modena, Mirandola e Carpi. “Terracielo Vignola nasce per offrire a tutti, secondo i mezzi di ciascuno, la possibilità di esaudire le esigenze concrete che si presentano in occasione di un lutto”, afferma Gianni Gibellini, artefice dell’iniziativa. “La città ha oltre 25 mila abitanti, ma anche altri importanti comuni potranno avvalersi di questi servizi innovativi. È stata una scelta coraggiosa, con un notevole investimento di risorse, ma ne valeva la pena: creeremo occupazione e daremo a tutti i cittadini la possibilità di accedere a servizi di alto livello al prezzo di un funerale normale. In questi anni, con la creazione delle Case Funerarie, siamo riusciti a intercettare i bisogni delle persone in un momento particolarmente difficile come è quello della dipartita dei propri cari”.
Sala della Fioritura, Sala della Rocca, Sala del Fiume, Sala del Barozzi, Sala dei Ciliegi, Sala della Vigna e Sala Terracielo, dove si svolgeranno le funzioni. “Questi nomi evocativi mi sono stati suggeriti da Roberto Serio, carissimo amico prematuramente scomparso lo scorso anno. Ciascuna delle sale è caratterizzata da un colore diverso che viene ripreso dagli arredi di design, sobri ed eleganti, e da delicati dettagli tematici che gli ospiti possono anche scegliere e personalizzare. Ogni sala è inoltre dotata di schermi e impianto audio che, comandati da una regia centrale, possono diffondere immagini che ricordano i momenti della vita del defunto e le musiche preferite”.
Terracielo Funeral Home Vignola si estende su una superficie di circa 2.000 metri quadri su due piani. Mette a disposizione dei dolenti un luogo in cui poter trasferire ed esporre il defunto prima del funerale. “Una pratica molto utile, ad esempio, quando si abbia bisogno di tempo per organizzare la cerimonia, quando si desideri che il proprio caro possa essere esposto alle visite in un luogo adeguato, nel caso in cui l’abitazione risulti inadatta, o comunque in un luogo più decoroso e accogliente rispetto a molte delle camere ardenti delle strutture sanitarie”. A dare risalto un giardino interno dove si affaccia un muro d’acqua, una grande cascata che conferisce all’edificio una nota innovativa e di contatto con la natura. Anche sotto il profilo sanitario e tecnologico offre le soluzioni più avanzate per attività di tanatoestetica. “L’aspetto più complesso dell’intero progetto è stato quello di mediare tra elementi psicologici ed esigenze costruttive, cercando di mettere a disposizione della città un luogo in grado di accogliere il dolore e le emozioni delle persone nel momento di un lutto senza mai dimenticare gli aspetti legati alla funzionalità, all’efficienza, alla tecnologia e al risparmio energetico”.