Le casse della Chiesa modenese ampliano i propri confini per dare spazio a una considerevole somma di denaro. Si sa, non è una novità che in molti affidano ancora oggi alla Chiesa le proprie fortune, ma ogni volta che la notizia serpeggia per i vicoli del Paese fino ad arrivare sulle prime pagine delle testate nazionali nascono malumori e contestazioni. É questo il caso della grande eredità dei fratelli Paolo e Giulio Delfini lasciata alla Curia di Modena.
Prima di togliersi la vita accanto al fratello Paolo, morto a causa di un arresto cardiocicolatorio, Giulio avrebbe scritto un testamento destinando i tanti beni posseduti alla chiesa cattolica alla quale andrebbero anche le quote societarie di Villa Igea e di altri istituti di cura.