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La diaspora di EFI – Eccellenza Funeraria Italiana.

Una “rivoluzione”, non certo silenziosa, ha reso piuttosto agitati gli ultimi mesi del 2021 in casa dell’Associazione che si propone di aggregare le Imprese Funebri eccellenti del nostro Paese: in previsione dell’appuntamento per il rinnovo delle cariche sociali si è consumato un acceso dibattito che ha evidenziato punti di vista differenti, se non diametralmente opposti, sulla gestione interna del gruppo, sui principi ispiratori della vita associativa, sulle modalità migliori per affrontare una situazione contingente che, anche a causa della pandemia, ha registrato non poche difficoltà operative.
La discussione ha generato una profonda spaccatura che ha portato alle dimissioni diverse Aziende (Impresa San Siro American Funeral, Onoranze Funebri Salvato, Onoranze Funebri Brunori, Antica Impresa Salvatore Salemme, Gruppo Bondoni, Onoranze Funebri Croce Verde Reggio Emilia, Onoranze Funebri Gennaro Tammaro, Onoranze Funebri Dell’Anno), “svuotando” di fatto la sigla sindacale e privandola della presenza di tre quarti dei propri Soci Fondatori.
Purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto che sono definitivamente venuti meno i valori fondanti, il carattere e lo scopo dell’Associazione, così come lo spirito mutualistico e di reciproca solidarietà che riteniamo debba essere alla base delle relazioni professionali e personali”, spiegano gli ormai ex-associati. “Alla prova dei fatti sono emerse divergenze insanabili tra il nostro modo di intendere l’Associazione e ciò che è accaduto in questo periodo. Nulla però di quanto di buono è stato fatto nel tempo dovrà andare perduto. L’impegno per l’innovazione e la modernizzazione del comparto, per la legalità e la trasparenza al servizio dei consumatori, per le rivendicazioni da portare avanti come categoria non viene certamente meno, spingendoci a nuove riflessioni e a nuove consapevolezze sul ruolo dell’Impresa Funebre che saranno sempre al centro del nostro interesse e delle nostre azioni future”.

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