Una tavola rotonda nella quale Carmelo Pezzino stimolerà la discussione con i tre Presidenti delle Federazioni Nazionali dell’Imprenditoria Funeraria privata sul tema “Ad un anno dalla pandemia…” darà il via ad una nuova edizione di Tanexpo che avrà luogo nei nuovi padiglioni di Bologna Fiere dall’1 al 3 luglio 2021.
“Una attenta pianificazione e l’attuale favorevole andamento della pandemia hanno fatto sì che la rassegna bolognese sia sostanzialmente la prima manifestazione espositiva internazionale ad andare in scena in Italia nella così detta fase della ripartenza”, afferma il Direttore di TGFuneral24. “Tutti abbiamo presenti le immagini di dolore, di sofferenza e di morte che in questi ultimi sedici mesi sono state al centro dell’attenzione mediatica e, purtroppo, della vita di ciascuno di noi; e tutti ci siamo resi conto dell’immane lavoro svolto dagli Operatori delle Onoranze Funebri che, pur in condizioni di estrema difficoltà, hanno saputo spesso garantire una elevatissima qualità nei servizi erogati. Una capacità unanimemente riscontrata, basti pensare alle toccanti parole di Papa Francesco, con la sola eccezione della politica che, fatto salvo un breve pensiero espresso dal Presidente Mattarella, ha abbandonato a sé stessa la categoria non riconoscendone i meriti, non supportandola nella prima fase per la ricerca degli indispensabili Dispositivi di Protezione Individuale e non attribuendole un canale dedicato nella recente campagna vaccinale. Questo incontro inaugurale vuole quindi fare il punto con l’Imprenditoria Funeraria italiana per analizzare le tante criticità affrontate, ma soprattutto per disegnare gli scenari futuri in cui lo sviluppo del business dovrà sempre viaggiare di pari passo con la consapevolezza della fondamentale funzione sociale svolta”.
“Federcofit si presenta a Tanexpo 2021 forte di un’esperienza, maturata in quest’anno di pandemia, che stimola riflessioni umane e professionali. Da un lato riconosciamo il grande valore espresso dalle singole imprese, che hanno saputo compattarsi per una causa comune che va ben oltre il profitto, lavorando in condizioni difficili, in modo pragmatico e riservato, senza che mai ci fosse da eccepire sulla qualità dei servizi erogati. Dall’altro evidenziamo come questo modo di interpretare la professione abbia avuto ricadute positive sulla cittadinanza e sulla tenuta stessa delle istituzioni”, afferma Cristian Vergani, Presidente Nazionale di Federcofit. “Il comparto funebre ha saputo coniugare solidarietà e sussidiarietà, integrandosi con le misure pubbliche grazie alla capillarità del proprio tessuto produttivo. Una capacità organizzativa, logistica e di processo da capitalizzare e, a nostro parere, da coordinare ufficialmente con la Protezione Civile in caso di emergenze e calamità: una rete nazionale di imprese funebri che agisce di concerto con la Protezione Civile avrebbe probabilmente evitato le terribili immagini dei camion dell’Esercito nella bergamasca. Duole tuttavia rilevare, a fronte di tanto impegno, il silenzio assordante della politica: indifferente e poco propensa ad assumersi responsabilità quando si è trattato di perorare la causa delle vaccinazioni ai necrofori. A valle di queste osservazioni sottolineiamo quanto sia sempre più necessaria una riforma del settore da svolgere tramite attività parlamentare legislativa che consenta alle aziende di fare innovazione, crescere, assumere personale, dare libero corso al proprio potenziale, armonizzando lo sviluppo del business con la responsabilità sociale”.
“Ritengo che la tavola rotonda che aprirà Tanexpo 2021 possa rappresentare sì il momento per riconoscere pubblicamente i meriti e i valori espressi dalla categoria in un anno e mezzo di lotta alla pandemia, ma anche una occasione di confronto con le altre Federazioni Nazionali per ribadire la necessità condivisa di giungere finalmente, dopo una attesa lunga e per molti versi snervante, ad un riordino normativo, uniforme su tutto il territorio nazionale, che si riveli strumento davvero efficace per risolvere le diverse e gravi problematiche che affliggono il sistema funerario italiano”, interviene Gianni Gibellini, Presidente Nazionale di EFI – Eccellenza Funeraria Italiana. “Una corretta definizione dell’attività funebre, e dei requisiti utili a poterla esercitare, l’introduzione di nuove opportunità e di nuovi strumenti utili ad una maggiore professionalizzazione degli Operatori, l’affermazione di indispensabili principi etici sono i capisaldi di un progetto di legge attualmente in discussione alla Camera dei Deputati. Sarebbe però opportuno inserire nell’ordinamento anche le basi per una politica fiscale equa. Nel nostro Paese i cittadini, nella propria dichiarazione dei redditi, possono imputare come massimi costi detraibili sulle spese funebri il 19% dell’importo di 1.550 euro. Ciò ha determinato, purtroppo, uno scarso interesse ad esigere una fatturazione che contempli tutti gli oneri sostenuti favorendo così, per le imprese meno corrette, una contabilità parallela ed illegale e gravi inadempienze sotto il profilo dell’inquadramento professionale e della previdenza, senza trascurare, inoltre, una fortissima concorrenza sleale che ha accentuato i disagi di una situazione già fortemente destabilizzata da una eccessiva polverizzazione dell’offerta commerciale. Inoltre si è determinata una situazione per cui il settore funebre e cimiteriale rappresenta per la malavita organizzata quella che io definisco “una lavatrice di soldi sporchi” invogliando mafia, ‘ndrangheta e camorra ad acquisire con sempre maggiore frequenza quote significative di imprese su tutto il territorio nazionale. Mi auguro quindi di trovare la massima convergenza degli altri Presidenti su temi fondamentali non solo per il comparto, ma per l’intera collettività perché riguardano direttamente, ogni anno, più di seicentotrentamila famiglie italiane”.
“Nel 2020 il nostro Paese si è trovato in una nuova ed inaspettata situazione che ha coinvolto sin da subito, allorché nello specifico in alcune zone del nord Italia, le imprese funebri, chiamate ad intervenire per fronteggiare i decessi dovuti al virus COVID-19. La prima problematica è stata l’assenza di adeguate informazioni per consentire a tutti di operare con le adeguate conoscenze e tutele. All’inizio ci sono stati comunicati volti a tranquillizzare gli operatori, minimizzando i rischi derivanti dall’interazione con i defunti per COVID-19, per poi assistere nel proseguo ad un susseguirsi di nuove informazioni che hanno definito i contorni del problema dettando altresì regole alle quali attenersi per evitare problematiche igienico sanitarie ed operative per gli operatori e scongiurare comportamenti veicolo di potenziale diffusione pandemica. In questa importante fase la nostra Federazione ha svolto un ruolo fondamentale” conclude Renato Miazzolo, Presidente Nazionale di Feniof. “Sul fronte delle problematiche abbiamo riscontrato che, di fronte ad una imprenditoria funebre che si è resa disponibile a lavorare 24 ore su 24 proprio in ossequio ai principi di rapidità negli interventi auspicati dal Governo (onde evitare situazioni di stress logistico di cimiteri e crematori), non si è assistito ad un analoga disponibilità da parte di molti comuni che hanno continuato a garantire l’operatività dei loro uffici per il disbrigo delle pratiche funerarie solo per poche ore e mai nei fine settimana. Questo ha portato, soprattutto nei weekend, ad un accumulo di feretri impossibilitati a ricevere la pratica funeraria richiesta dai familiari, andando a generare situazioni di stress logistico per cimiteri e crematori la cui evidenza pubblica più eclatante si è avuta dalle sconcertanti immagini di Bergamo con i feretri allineati nelle chiese e trasportati in modo massivo dai camion dell’esercito”.
Tanexpo, vero punto di riferimento per il sistema funerario e cimiteriale, ha fondamenta solide e si basa sul prodotto italiano di qualità e sull’eccellenza internazionale. Grande attenzione dedica ai mercati esteri, nei quali esiste una forte richiesta di prodotti, di innovazione, di ricerca e di qualità del Made in Italy. La rassegna si conferma formula di successo esportata anche all’estero e leader mondiale del settore funerario.