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Valmontone. I funerali del “nonno” che ha cercato di salvare i fratellini di Ardea.

Di fronte a fatti del genere le nostre parole non solo sono inutili, ma spesso sono anche inopportune. Una morte assurda che scaturisce da un cuore ottenebrato, da un cuore completamente corrotto, oscuro. Ogni giorno registriamo morti tremende e non ci facciamo neanche più caso. Una morte senza parole, senza spiegazione, ma cosa vuole dirci un fatto del genere? Anche da questi fatti dobbiamo imparare qualcosa. Cosa ci insegnano Salvatore e i due piccoletti? Ci insegnano il valore sacro ed intangibile della vita che spesso noi magari calpestiamo. Quando noi diciamo che la vita è sacra, non è un modo di dire“. Così nella sua omelia il vescovo della diocesi di Velletri-Segni, Vincenzo Apicella. A Valmontone si sono tenuti i funerali di Salvatore Ranieri, ucciso nella strage di Ardea mentre cercava di convincere il killer a smettere di sparare.

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