Mauro Bellugi ha lasciato un grande vuoto nel calcio italiano e non solo nel cuore dei tifosi delle squadre in cui ha militato nella sua carriera di calciatore, Inter e Bologna in primis. L’ex difensore della Nazionale, scomparso lo scorso 20 febbraio dopo aver contratto il Covid ed aver dovuto subire l’amputazione delle gambe, era infatti da anni un volto conosciuto tra gli opinionisti televisivi, sempre garbato e col sorriso, oltre alla grande competenza di una vita spesa nel calcio.
Il dolore più grande è ovviamente quello dei suoi cari, tra i quali la moglie Loredana, che intreccia l’amore per Bellugi con la gioia per il titolo vinto dall’Inter di cui era grande tifoso: “Questo Scudetto l’Inter lo ha vinto anche per Mauro, ma pure lui ha dato una mano da lassù per dare una gioia a tutti i tifosi, me compresa. Quando la squadra faticava e non segnava, io guardavo in alto e pensavo “Dai Mauro, pensaci tu”; e qualcosa alla fine accadeva sempre. Sarà un caso, oppure no, ma da quando Mauro è mancato l’Inter non ha più perso una partita. È come se fosse tornato a difendere anche lui“.
La vedova racconta come Bellugi le sia ancora molto vicino: “Sono stati mesi duri: Mauro mi è mancato molto, a caso ho vissuto periodi difficili. Però al tempo stesso Mauro è sempre qui con me, perché le sue ceneri sono in un pallone dell’Inter che ho portato a casa. Così lo sento più vicino e mi sento anche protetta. Le partite dell’Inter sono due ore di serenità. Prendo il pallone, lo metto sulla sua poltrona ed è come se fossimo ancora insieme a tifare. Quando l’Inter segna, poi, grido ed esulto, spesso vado a prendere il pallone e lo abbraccio. Devo essere onesta: questo Scudetto mi ha commosso“.