La Procura della Repubblica di Pordenone ha chiuso le indagini, affidate alla Guardia di Finanza, nei confronti di una badante, una donna italiana di 74 anni, accusata di circonvenzione di incapace e auto riciclaggio, di aver sottratto alla sua assistita, un’anziana ultra novantenne, oltre 700 mila euro, e di averne distrutto il cadavere, avendolo fatto cremare con anomale modalità urgenti, poche ore dopo il decesso.
L’inchiesta fa registrare un’altra novità rispetto al passato: l’ex titolare di un’impresa di pompe funebri, coinvolto proprio nella rapida cremazione del cadavere, è morto nelle scorse settimane dopo una lunga malattia. La scomparsa dell’uomo preclude ora ogni possibilità di stabilire, nell’ambito processuale, le esatte dinamiche attinenti la morte e la repentina cremazione.
fonte: ansa.it