Il silenzio di una città stretta attorno al suo campione. Migliaia di persone, in tutto il mondo, collegate a distanza sul web per dare l’ultimo saluto a Fausto Gresini. La cornice della terrazza del museo Checco Costa, all’autodromo Enzo e Dino Ferrari, per ospitare una cerimonia funebre strettamente e necessariamente privata in ottemperanza agli stringenti protocolli anti contagio disposti nell’opera di contenimento dell’emergenza sanitaria in corso.
Sullo sfondo una gigantografia del pilota festante dopo una delle sue due grandi vittorie iridate. Poco distante un’immagine dello stesso Gresini sorridente con tanto di calice di vino, poi la sua invincibile moto Garelli del Team Italia, il suo casco e la sua tuta. Il feretro al centro della sala, una bara in legno chiaro per l’ultimo viaggio delle spoglie del due volte campione del mondo della classe 125 nel 1985 e 1987.