“Risulta pienamente dimostrata la configurabilità di due distinte organizzazioni criminali finalizzate alla consumazione dei delitti di corruzione“. Lo scrive il gup del tribunale di Bologna, Grazia Nart, nelle motivazioni della sentenza in abbreviato di “Mondo Sepolto” sul racket delle pompe funebri nelle camere mortuarie degli ospedali Maggiore e Sant’Orsola di Bologna, business che le due organizzazioni si spartivano.
L’indagine esplose a gennaio 2019 con una trentina di misure cautelari, diversi sequestri che riguardarono quasi tutto il settore funerario bolognese. A metà novembre si è concluso un primo troncone del processo, con sei condanne in abbreviato, la più alta ad un anno e dieci mesi, e altrettante assoluzioni. E venti patteggiamenti, fino a tre anni e sei mesi, a cui si sono aggiunti tre rinvii a giudizio e un proscioglimento in udienza preliminare.
A luglio 2019 c’erano stati altri 19 patteggiamenti, tra cui quelli dei due uomini al vertice dei gruppi: quattro anni per Giancarlo Armaroli, titolare dell’impresa Armaroli Tarozzi, e tre anni e sei mesi per Massimo Benetti, presidente del CIF (Consorzio Imprese Funebri).
fonte: bologna.repubblica.it