Sono andati al cimitero per dare collocazione all’urna contenente le ceneri della persona amata, una giovane maceratese, ed inserirla nella tomba che ospita i resti del padre, andatosene diversi anni fa. Una cerimonia funebre come tante altre, purtroppo tutte accompagnate da quell’ondata di forti emozioni collegate ad un affetto che è stato strappato. Tutto doveva essere pronto, come nelle indicazioni date dalla famiglia della defunta all’impresa. Il corteo con i familiari arriva al cimitero, arriva anche l’urna con le ceneri della donna scomparsa. Ci si muove verso il fornetto che è stato aperto per dare sistemazione anche all’urna. Questione di pochi attimi e qualcuno si rende conto che chi doveva aprire il fornetto, ha sì fatto l’operazione richiesta, ma lo ha fatto nella tomba sbagliata. Attimi di incredulità e di stupore mentre gli operai presenti facevano notare di non essere stati loro a causare l’incidente, ma gli addetti dell’impresa chiamata. Un caso di omonimia, anche se a coincidere non c’erano altri elementi, dalle date di nascita e di morte, alla posizione del fornetto e numeri relativi. Un incidente incredibile che ha reso ancora più tormentata una situazione difficile da gestire sotto il profilo emotivo.