Nel mondo delle onoranze funebri accade periodicamente che si scoprano odiosi tentativi di accaparrarsi “fette di mercato” attraverso personale che opera negli ospedali o delle case di riposo e che indirizza i familiari dei defunti verso determinate agenzie. A giorni dovrebbe concludersi a Genova un processo che vede imputati un impresario e alcuni necrofori di Amiu. L’inchiesta era nata dalla denuncia dei vertici di Asef.
E in contemporanea con la chiusura del processo sono comparsi sui muri di Genova alcuni maxi manifesti che hanno attirato l’attenzione di tanti. Li ha commissionati l’agenzia Ferrari e recano la scritta “campagna pubblicitaria per combattere il procacciamento e il commercio delle salme”.
In un manifesto compare una maschera, quella del “finto aiuto che può nascondere un fine disonesto”. La campagna è un invito, anche nei momenti più dolorosi, a non fidarsi di proposte di mezza faccia: si vede una donna che piange e la a scritta “anche se pieni di lacrime è meglio tenerli aperti”.
fonte: repubblica.it