“Arti, mani, piedi, collo, volto, compreso il naso, rivelano che il Beato Antonio, morto presumibilmente tra i 40 e i 50 anni di età, ha vissuto una vita non disagiata e ha avuto una corretta alimentazione”. E’ quanto ha rivelato ieri, in una conferenza stampa in Comune (c’erano il sindaco Seri, il vice sindaco Fanesi, il dirigente Giangolini, la comandante della Polizia locale Montagna), l’archeologa Maria Raffaella Ciuccarelli sui resti mortali del Beato Antonio ritrovato il 12 settembre 2019, all’interno di una bara di zinco, in una intercapedine nella parete di confine tra la chiesa di Santa Maria Nuova e l’adiacente convento dei Frati Minori.