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Lutto per Carlo Morelli, ma le segherie rimangono aperte, “Gli imprenditori non hanno più rispetto”.

Vedere le segherie lavorare nel giorno del lutto detona una regressione valoriale della civiltà, un decadimento culturale“. Paolo Gozzani, segretario provinciale della Cgil, commenta con amarezza lo sciopero indetto dai sindacati in occasione dei funerali di Carlo Morelli, l’operaio morto schiacciato sotto le lastre di marmo nella segheria Coseluc dove lavorava. Otto ore per il marmo, quattro per le altre categorie. Perché il sesto morto sul lavoro in nove mesi riguarda un po’ tutti.

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