Il rito funebre è cambiato nel tempo e sebbene non si possa parlare di “mode” o di “tendenze” in questo ambito, è vero che esistono degli “stili” diversi nell’organizzare le esequie. Una tipologia di funerale sempre più richiesta è, per esempio, il “funerale francescano”. In cosa consiste? È una tipologia di onoranze che offre l’opportunità di svolgere delle esequie cristiane semplici, sobrie e ricche di valori. Il feretro, di per sé semplice e basilare, è dotato di un sudario bianco benedetto che avvolge la salma oltre al tradizionale cuscino imbottito. Durante il trasporto in chiesa e la celebrazione del rito, il feretro è ricoperto da un telo semplice raffigurante una croce e sulla cassa vengono appoggiati il Vangelo e una rosa abbellita con nebbioline e con un nastrino dedica. Al termine della funzione, il telo viene recuperato dagli addetti. La presenza floreale è semplice, ma raffinata. Chi sceglie il funerale francescano tendenzialmente prevede la presenza di oboli per la raccolta di offerte da destinare in beneficenza secondo le volontà dei familiari. Il rito è di chiara ispirazione francescana per la sua semplicità ed essenzialità, come fu il funerale dello stesso San Francesco che volle essere riposto sulla nuda terra e senza oggetti o fronzoli ad abbellire le spoglie mortali, se non i simboli essenziali della cristianità: la Croce e il Vangelo. Per quanto essenziale, il funerale francescano deve rispondere a requisiti minimi di legge con un simbolismo religioso minimalista e con discrezione organizzativa. La formula base prevede l’offerta di una cassa conforme alla normativa vigente in legno massello esterno e cassa in zinco interna per la sigillatura. L’imbottitura interna è preferibilmente bianca e sul cofano si pongono una croce e la targa incisa. La vettura per il trasporto della salma verso la chiesa e verso il cimitero si sceglie tra quelle più “modeste” e meno vistose.