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Usa. Vent’anni dopo le ceneri di Matthew Shepard hanno trovato degna sepoltura.

Il 7 ottobre del 1998 all’uscita di un bar del Wyoming lo studente di Scienze Politiche salì sulla macchina di due ragazzi che lui credeva amici. Fu violentato e torturato perché omosessuale. Morì in ospedale dopo una lenta agonia. Per timore che la sua sepoltura in un cimitero cattolico venisse profanata, i genitori interruppero la cerimonia e per 20 anni si sono tenuti in casa le ceneri del figlio.

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