Il forno crematorio va avanti, senza limiti di “cittadinanza” delle salme carraresi, e quindi non riservato ai soli abitanti. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, con una ordinanza emessa a seguito del ricorso presentato dal “Comitato per la Costruzione del Tempio Crematorio per soli cittadini del Comune di Carrara”. Il ricorso era contro il Comune di Carrara, contro la Regione Toscana e nei confronti di Apuafarma. Obiettivo del ricorso la riforma dell’ordinanza del Tar dello scorso 9 maggio con cui è stata rigettata l’istanza cautelare incidentale presentata nel ricorso in primo grado, che fu proposto sempre dal Comitato per cercare di annullare della nota del Sindaco di Carrara del 13 settembre 2017 e gli altri atti precedenti relativi al progetto preliminare e definitivo per la realizzazione del forno crematorio.