A Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, si riuniscono circa duemila lavoratori della zona di Piana degli Albanesi, per festeggiare il Primo Maggio e per manifestare a favore dell’occupazione delle terre incolte dei latifondi. La gente in festa è colpita, improvvisamente, da raffiche di mitra, provenienti dalle colline circostanti. Muoiono 11 persone, fra cui due bambini. Si scoprirà, in seguito, che esecutore materiale della strage è stato il bandito Salvatore Giuliano, con la sua banda. I mandanti, però, non saranno mai identificati.