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Forno crematorio, la maggioranza dice sì I contrari: “Inquinerà l’aria di Lucca”.

Passa con 19 voti a favore su 25 consiglieri presenti (5 astenuti, uno contrario) la mozione sul progetto di realizzare un forno crematorio con sala di commiato annessa sul territorio comunale di Lucca. Ma l’intenzione della maggioranza di governo a Lucca fa subito scoppiare la polemica, e infuocata, da parte grillina e di SìAmo Lucca, la lista più forte della minoranza.
Anche se un progetto vero e proprio, a detta di Gianni Giannini, il consiliere Pd che ha portato la mozione in consgilio, ancora non esiste, e nemmeno un luogo preciso individuato per l’impianto; al momento comunque, la collocazione più accreditata sarebbe in un’area di pertinenza del cimitero monumentale di Sant’Anna. Complessivamente, secondo le stime fin qui disponibili, il blocco forno crematorio più sala del commiato potrà costare un milione e mezzo di euro, «di cui fra 600 e 700.000 euro per il forno – spiega Giannini -. Non c’è ancora una specifica localizzazione per l’impianto. Ci metteremo a tavolino e cercheremo il luogo più idoneo». Non è escluso che possa essere necessaria una variante urbanistica per consentire la costruzione del forno. E quanto al progetto, Giannini sottolinea che «potrebbero esserci anche più di una manifestazione d’interesse da parte di società del settore. Ma l’amministrazione potrebbe valutare di fare un bando di project financing per questa opera. La sala del commiato be è il punto cardine per un ragionamento di qualità. Il cimitero monumentale potrebbe rappresentare un’opzione come luogo, ma non è detto».

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