Tanti i suicidi, purtroppo, anche nel 2015: una strage silenziosa che non risolve il problema. Occorre unirsi e combattere le ingiustizie fiscali. Aiutarsi e stare vicini. Imprenditori che non riescono a riscuotere i propri crediti e professionisti sommersi dai debiti. Negli ultimi mesi il dramma dei lavoratori che si tolgono la vita è finito al centro del dibattito politico: tante le storie di piccoli artigiani, imprenditori di piccole imprese, lavoratori autonomi esausti di ricevere continui balzelli da pagare per mantenere lo Stato e le sue pesanti strutture disorganizzate e che ha raggiunto gli oltre 2.200 miliardi di debito pubblico. Una cifra spaventosa originata da clientelismo, corruzione e cattiva gestione. Uno Stato che porta all’esasperazione i piccoli contribuenti, lascia andare via i soldi dei ricchi a Panama e spende denaro pubblico per salvare le banche gestite da imbroglioni. Tutto questo a discapito delle fasce più deboli e della piccola impresa, vero fulcro dell’economia italiana.
Suicidi per questioni economiche e fisco: una strage silenziosa.
30 Aprile 2016, 18:18
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