Sull’iter del forno crematorio erano emersi vizi molto importanti. Lo aveva dichiarato il capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso e l’allora presidente dei comitati dei cittadini. Quel procedimento andava sospeso e, invece, è andato avanti in barba alle leggi e al piano regolatore (così hanno sempre dichiarato gli oppositori). Il Consiglio Comunale avrebbe dovuto deliberare sul project financing, così come sulla concessione del diritto di superficie sull’area, che è un’area pubblica cimiteriale e solo il Consiglio, come per tutti gli atti relativi al patrimonio comunale, è competente a decidere come disporne; in questo caso concedendola, con diritto di superficie, all’impresa che sta realizzando l’impianto (ormai completo) per tutta la durata del project financing.