Oggi è il 226° anniversario della morte di Benjamin Franklin. Politico, diplomatico, editore e scienziato statunitense, nato a Boston il 17 gennaio 1706, divenne famoso per l’invenzione di una stufetta economica a convezione (1742) e del parafulmine (1752). Membro attivo dell’assemblea della Pennsylvania dal 1736 al 1764 fu, insieme a William Hunter, ministro delle Poste per le colonie. Delegato al congresso di Albany nel 1754, propose un piano di unione fra le colonie inglesi d’America che, accettato dal congresso, fu però rifiutato, per motivi opposti, sia dalla Gran Bretagna sia dalle colonie. Nel 1757 si recò in Inghilterra a perorare la causa americana. Lavorò come referente con la madrepatria per lo stato della Pennsylvania (1764-1775), della Georgia (1768-1770) e del Massachusetts nel 1770. Membro del secondo congresso continentale, collaborò alla stesura della dichiarazione di indipendenza. Consigliere dell’assemblea costituzionale (1787), introdusse un sistema proporzionale tra grandi e piccoli stati per la composizione della camera dei rappresentanti. Morì a Filadelfia il 17 aprile 1790.