Un altro mondo, quello di Giovanni Russo, il grande giornalista, lo scrittore che è morto nella sua casa di piazza Grazioli a Roma. Un uomo di speranza, le speranze fallite del dopoguerra. Ancora dopo i novant’anni, non voleva rinunciare a credere che la vita non potesse essere migliore, più serena, più giusta. Dal viso triste, come tanti uomini del Sud, diventava d’improvviso ilare, allegro, un ragazzo felice, nonostante i dolori che hanno inquietato la sua vita.