L’amarezza di Helmut Kohl negli ultimi anni di vita riverbera e diventa pubblica nelle celebrazioni che accompagneranno il suo funerale. Che non sarà un funerale di Stato tedesco, a Berlino: sarà un funerale europeo, in qualche modo di Stato, a Strasburgo, nel parlamento della Ue. In teoria un onore al gigante politico che dell’unità del Vecchio Continente fece il suo principale punto di riferimento: il primo tedesco ad avere un funerale ufficiale europeo. In realtà, quella del 1 luglio a Strasburgo rischia di essere un triste e teso saluto a un uomo che ha fatto la storia, ma poi non ha mai accettato che la storia l’avesse scavalcato.