È morto nella sua abitazione romana l’ex parlamentare dc Clelio Darida. Pochi giorni fa aveva compiuto 90 anni. Eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nel 1963 nelle liste della Dc (faceva parte della corrente fanfaniana), è stato sindaco di Roma dal 1969 al 1976, e successivamente ministro in diversi dicasteri dal 1979 al 1987: tra l’altro è stato ministro delle Poste e ministro della Giustizia. Come sindaco della Capitale modificò il piano regolatore e avviò il piano di risanamento delle borgate, completate dai sindaci della sinistra Argan e Petroselli Argan che gli succedettero. Nel 1993, durante le inchieste di Mani Pulite, fu inquisito per una vicenda di appalti della metropolitana di Roma e recluso nel carcere di San Vittore per tre mesi. In seguito fu prosciolto da ogni accusa, ed ebbe un risarcimento di 100 milioni di lire. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio, aula Giulio Cesare, domenica 14 maggio dalla ore 8,30 alle ore 14; i funerali si terranno lo stesso giorno alle ore 15 presso la Chiesa del Santissimo Nome del Gesù, in piazza del Gesù.