“Buongiorno a tutti. Mia figlia è morta a Milano il 17 aprile. È stata cremata il 26. Aveva 20 anni“. La email della signora Manuela Colombo di Brugherio inizia così, e già basterebbe per mettersi dalla sua parte. Ieri l’ha mandata a tutto il Comune di Milano: sindaco, assessori, consiglieri. Per denunciare di non avere ancora ottenuto da Palazzo Marino né il nullaosta per avere le ceneri della figlia Silvia, né la registrazione che consenta al Comune di Brugherio di stampare il certificato necessario a una serie di incombenze da chiudere per legge entro un mese dal decesso. “Nessuno osi dirmi che gli uffici sono intasati. Nell’epoca dei computer questa attesa è assurda, la ferita è enorme e siamo ancora qui ad aspettare le ceneri di nostra figlia“. Gli sviluppi a questo punto sono stati tre. Uno è che un funzionario del Comune di Milano, ricevuta la email della signora, ieri l’ha chiamata. Il secondo è che le ha detto, in sintesi, che alla pratica delle ceneri mancava un modulo firmato dal marito. Il terzo è che, secondo gli uffici di Milano, la registrazione sarebbe già stata inviata a quelli di Brugherio. “Al Comune di Brugherio sono stata e non hanno niente: verificherò. Ma del modulo nessuno mi aveva detto nulla. La domanda è: ammesso e non concesso che questo modulo ci voglia, se non avessi scritto questa email chi e quando me lo avrebbe detto?“.
fonte: www.corriere.it