A quasi tredici anni da una delle pagine più drammatiche della storia recente della Russia, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato Mosca per la strage nella scuola di Beslan, in cui morirono 334 persone tra cui 186 bambini. Secondo Strasburgo le autorità russe non presero le adeguate misure per evitare il massacro e l’intervento delle forze di sicurezza di Mosca “contribuì a causare vittime fra gli ostaggi“. Criticata anche l’indagine condotta successivamente. Il Cremlino: “Sentenza inaccettabile, faremo ricorso“.