Lutto nel mondo della cultura. È scomparso a 87 anni il critico letterario e poeta Giorgio Bàrberi Squarotti, a lungo docente all’università di Torino, la sua città. Nato il 14 settembre 1929, era stato allievo di Giovanni Getto con cui si laureò nel 1952 discutendo una tesi su Giordano Bruno. Si occupò in seguito di numerosi autori, tra cui Carducci, Goldoni, Dante, Tasso, Petrarca, Manzoni, Berni, Gozzano, Tarchetti, D’Annunzio, Svevo, Gadda, Sbarbaro, Montale. Coadiuvato da studiosi come Gian Luigi Beccaria, Marziano Guglielminetti e Giorgio Caproni, nel 1981 istituì la Biennale di Poesia di Alessandria. Dal 1967 al 1999 ricoprì la cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea a Torino. Fu inoltre responsabile scientifico del Grande dizionario della lingua italiana, pubblicato da Utet. Tra le sue opere più significative i saggi “Poesia e narrativa del secondo Novecento” per Mursia nel 1961, “Il codice di Babele” da Rizzoli nel 1972, “Il sogno e l’epica” per Genesi nel 1993, “Il tragico cristiano da Dante ai moderni da Olschki” nel 2003, mentre delle 18 sillogi poetiche edite ricordiamo “La voce roca”, “La declamazione onesta”, “La scena del mondo”, “Le Langhe e i sogni”, “Le foglie di Sibilla” e “Il giullare di Nôtre-Dame des Neiges”.
fonte: www.corriere.it