Muore Saul Bellow, uno dei maggiori rappresentanti della letteratura americana del dopoguerra. All’attivo ha una quindicina di libri tra romanzi, commedie, raccolte di saggi e di racconti, tra cui “Le avventure di Augie March”, “Il pianeta di Mr. Sammler”, “Herzog” e “Il dono di Humboldt”.
Sposato cinque volte, con 4 figli, vince un Premio Pulitzer, tre National Book Awards, innumerevoli premi internazionali, e, nel 1976, il Premio Nobel per la letteratura.
I suoi personaggi sono un simbolo della civiltà contemporanea, corrosi dalla nevrosi, disillusi, dubbiosi alla ricerca costante di una ragione per esistere.
In ‘’Herzog’’, il suo capolavoro, un professore di mezza età sfoga le proprie angosce esistenziali scrivendo lettere, mai spedite, al presidente degli Stati Uniti e a Dio stesso.