La salma di Antonio Piccininno, rubata il 19 dicembre scorso (10 giorni dopo la sua morte, dopo un secolo di vita), è stata ritrovata a una decina di chilometri da Vieste, sulla litoranea garganica, all’altezza di Baia San Felice. La bara, ancora sigillata, veniva ritrovata nei pressi di Località San Felice, semi occultata nella vegetazione antistante la carreggiata della SP 53, dove i malviventi se ne disfacevano, probabilmente perché sentitisi intercettati e braccati dagli operatori della Polstrada, per poi darsi a precipitosa fuga.
Ritrovati a Vieste bara e corpo trafugati del “Cantore di Carpino”. Il mistero rimane.
28 Febbraio 2017, 04:16
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