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13 febbraio 1883. Addio a Richard Wagner, la potenza dell’Opera introspettiva.

Muore a Venezia Richard Wagner. Nato a Lipsia nel 1813, a 16 anni assiste a una rappresentazione del “Fidelio” e da quel momento decide di dedicare la propria vita alla musica. Intraprende gli studi di composizione e diventa direttore musicale dei teatri di Wurzburg, Magdeburg e Königsberg. Nel 1849 viene arrestato per aver partecipato ai moti rivoluzionari. Riesce a sfuggire alla condanna a morte e ripara a Zurigo fino all’amnistia. Nel 1852 inizia a lavorare al suo capolavoro “L’anello dei Nibelunghi”, un dramma teatrale suddiviso in 4 parti. Tra le sue opere più conosciute “Lohengrin”, “Tristano e Isotta”, “I maestri cantori di Norimberga”, e “Parsifal”. Il re Ludwig II di Baviera, suo appassionato ammiratore, dal 1864 finanzia con una cospicua rendita il dispendioso stile di vita di Wagner.

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