Le Brigate Rosse uccidono Vittorio Bachelet, grande amico di Aldo Moro e vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. L’agguato avviene al termine di una lezione all’Università La Sapienza di Roma, mentre Bachelet conversa con la sua assistente, Rosy Bindi. Durante il rito funebre, in diretta televisiva, il figlio Giovanni prega per gli uccisori del padre e, a nome della famiglia, annuncia il perdono. Quattro anni dopo un fratello di Vittorio, il padre gesuita Adolfo, riceve una lettera firmata da 18 brigatisti rossi in cui si intuisce che la frase di perdono di Giovanni era riuscita a raggiungere le loro coscienze.