Ho lavorato qualche annetto al Giornale che fu di Montanelli e vari successori del medesimo, pertanto non me la sento di rivolgere critiche alla parte giornalistica del quotidiano in questione. Martedì però ho letto una pagina pubblicitaria nelle cronache milanesi, e che oggi compare anche su Libero, i cui contenuti probabilmente sono sfuggiti ai direttori. Si tratta di una inserzione spero involontariamente comica, dove spiccano annunci che sembrano redatti da uno specialista in umorismo nero che ricorda un divertentissimo romanzo di Achille Campanile, purtroppo ormai difficile da trovare: “Il povero Piero”, pubblicato da Rizzoli nel 1959 e non valorizzato abbastanza. Il libro racconta le vicissitudini di una famiglia alle prese con una agenzia di pompe funebri, alla quale ha fatto ricorso per celebrare le esequie di un congiunto, appunto Piero. Trattasi della narrazione esilarante di una serie di colpi di scena che fanno da contorno al luttuoso evento, trasformato dall’autore in occasione propizia per rendere sapide le pratiche burocratiche indispensabili per sotterrare ogni feretro, indipendentemente dall’estrazione sociale. Veniamo al dunque. La pagina esibita dal Giornale è sovrastata da un titolo consono alla modernità: www.outletdelfunerale.it. Sommario: offerta valida per il mese di febbraio. Poi: scontiamo 1000 euro. Trasporto con carro funebre Mercedes ultimo modello (automobilona di lusso per eccellenza). Proseguendo nella lettura dei testi propagandistici dei beccamorti troviamo la descrizione di una fotografia che ritrae quattro signori impeccabilmente abbigliati di nero con la seguente dicitura: uomini in divisa, cioè coloro che si prendono cura della salma affinché venga tumulata secondo criteri rispettosi della stessa. Non è finita: ecco l’ immagine della bara in legno chiaro, decisamente meno tetro del marrone scuro che un tempo andava per la maggiore nelle meste cerimonie, alla quale viene assegnata la definizione di Cofano superior. E che dire del mezzo cofano fiori? È un gradevole cuscinetto di corolle variopinte, rosse bianche e rosa che conferiscono un tono quasi festoso al cataletto. Accanto a tutto ciò, già abbastanza invogliante, un optional che non può non ingolosire i familiari dell’estinto da onorare: ancora con tanto di foto, coccarda, tavolino e registro firme, dove i dolenti hanno facoltà di apporre la propria sigla onde dimostrare di non essere mancati all’estremo saluto al trapassato. Allo scopo di rassicurare la gentile e piangente clientela, i dirigenti dell’ outlet in chiusura del loro entusiasmante messaggio di marketing vergano questa annotazione decisiva: funerale elegante (come le serate di Berlusconi?) euro 1.499 euro. Ultimo avviso che mette il cuore in pace (eterna): con disbrigo pratiche e assistenza di conforto per i parenti afflitti della buonanima. Peccato non morire se le condizioni di favore sono queste, benché valide solo sino al termine di febbraio. Affrettatevi. Il funerale elegante a prezzo stracciato è come il Festival di Sanremo, dura poco. O crepate subito o la dipartita vi costerà un botto.
Vittorio Feltri
Direttore Libero
fonte: www.dagospia.com