“Il Piano di Riordino nuoce non solo ai vivi, ma anche ai defunti: nell’ospedale di San Severo, infatti, manca da tanto tempo la camera mortuaria e il servizio si svolge presso la struttura del cimitero comunale. Con la nuova organizzazione ospedaliera, però, il territorio servito sarà notevolmente più ampio e si potranno verificare situazioni estremamente spiacevoli, cagionando gravi disagi ai familiari dei defunti”. Così il vicepresidente del Consiglio Regionale, Giandiego Gatta. “Ad oggi il nosocomio sanseverese non possiede alcun obitorio e la situazione è divenuta sempre più insostenibile anche a causa del piano di riordino ospedaliero che ha comportato l’inglobamento nel Presidio Ospedaliero di San Severo di altri due presidi (quello di Torremaggiore e quello di San Marco in Lamis)“.