Muore a Torino Silvio Pellico. Patriota, scrittore e drammaturgo, allievo di Ugo Foscolo e di Vincenzo Monti, viene a contatto con i vertici della nascente cultura italiana ed europea di ispirazione liberale da cui trae la tensione alle istanze dell’unificazione nazionale. Pellico è direttore della rivista progressista “Il Conciliatore” e aderisce alla setta di ispirazione carbonara dei “Federati”. Scoperto ed arrestato nell’ottobre del 1820, viene condannato a morte dagli austriaci. La pena è commutata in 15 anni di carcere duro. L’esperienza gli ispira la più celebre delle sue opere, ‘’Le mie prigioni’’, che ha una grande diffusione ed una notevole influenza sugli ambienti vicini al movimento risorgimentale.
31 gennaio 1854. La scomparsa di Silvio Pellico, lo scrittore patriota.
31 Gennaio 2024, 04:00
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