A settembre era ancora lì, dietro le quinte. Malgrado il male lo stesse consumando, da un anno. La sua T.shirt nera aderente, le sue giacche maglia. Ci teneva a raccontare lui la sua sfilata. Come faceva sempre prima dello show. Anzi no. Lui parlava, con quel suo accento reggiano doc, sempre delle sue passioni: l’arte, la musica, le macchine e poi si di filati e di tessuti e di abiti. Non che la moda venisse dopo, certo. Solo che Angelo Marani, lo stilista collezionista, era uomo dai mille amori e altrettante storie.