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Palermo. Impresario funebre “posato” da Cosa nostra: non è più socialmente pericoloso.

La militanza mafiosa di un ex impresario di pompe funebri è finita nel 2003. Giuseppe Trinca è stato messo alla porta di Cosa nostra. Cacciato e graziato – volevano ammazzarlo – dopo che i boss scoprirono che si era appropriato dei soldi del pizzo. Tutto questo avveniva nel 2003.

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