L’antico cimitero ebraico di Mantova è ormai dismesso da secoli. Ma adesso gli ebrei ortodossi lo rivogliono e la richiesta arriva da Rav Shmaya Levi, rabbino ortodosso israeliano, editore e ricercatore. A Budapest ha ritrovato il libro delle sepolture del cimitero autorizzato da Francesco Gonzaga nel 1442 e chiuso da Giuseppe II nel 1786. Lì sono sepolti nomi importanti dell’ebraismo, da Azariah da Fano (1548-1620), il più importante cabalista italiano, a Rabbì Moshé Zacuto (1625-1697), altro cabalista italiano, da Rabbì Aviad Basilea (1680-1743), filosofo e scienziato, a Rabbì Yehudà Beiel, letterato (1643-1722).