Sefit ha comunicato i limiti tariffari massimi valevoli per il territorio nazionale dal 1 gennaio 2017 a seguito delle previsioni del tasso di inflazione programmato contenute nel DEF approvato dal Consiglio dei Ministri. Per effetto dei periodi di deflazione, o comunque di inflazione bassa, e degli scostamenti tra valori diversi programmati in corso d’anno dal Governo per l’inflazione, nel 2017 le tariffe massime di cremazione restano ferme ai valori del 2016. L’unico cambiamento (di un centesimo, per effetto della approssimazione) è per la dispersione in cimitero. Ancora non è stato emanato il decreto interministeriale periodico di riallineamento tariffario tra inflazione programmata e inflazione reale: laddove venisse varato i limiti dovranno essere conseguentemente modificati. Questi i nuovi limiti per le tariffe di cremazione e dispersione ceneri in cimitero che entreranno in vigore dal 1 gennaio 2017 (con aliquota iva, laddove applicabile, al 22%).
anno 2017 | incidenza percentuale | imponibile | iva | totale |
Cremazione | ||||
cadavere | 100,0% | 499,04 | 109,79 | 608,83 |
resti mortali | 80,0% | 399,23 | 87,83 | 487,06 |
parti anatomiche riconoscibili | 75,0% | 374,28 | 82,34 | 456,62 |
feti e prodotti del concepimento | 33,3% | 166,35 | 36,60 | 202,95 |
Dispersione di ceneri in cimitero | 100,0% | 201,64 | 44,36 | 246,00 |
fonte: www.funerali.org