Parte da Trieste la campagna per la “liberalizzazione” della dispersione delle ceneri dei defunti. Aris Prodani ha interrogato in tal senso il ministero della Salute e Michele Lobianco ha avuto da parte sua le prime “positive” interlocuzioni con gli uffici della Regione. La richiesta, emersa dal caso di un cittadino triestino che non ha visto rispettata la propria volontà, è di consentire anche in Friuli Venezia Giulia la dispersione pur in assenza di disposizione testamentaria. Un semplice “basta la parola” del coniuge o del parente più prossimo.